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Cinque terre Doc di Sassarini

Le Cinque Terre nel bicchiere

In Italia, a differenza di moltissimi Paesi in giro per il mondo, è possibile: ci si può bere il territorio. Ho sempre pensato che il vino, così come la cucina, raccontasse tantissimo di un luogo. La sua storia, i suoi colori, i suoi profumi. L’ultima volta che mi è successo? Pochi giorni fa, in Liguria, dove ho provato per la prima volta un’ottima cantina di Monterosso: quella di Natale Sassarini. E proprio seduta in un ristorante in riva al mare in questo adorabile paesino ho provato il suo vino base: la sua Doc Cinque Terre. Ma facciamo un passo indietro. In questo bicchiere, infatti, ho ritrovato il percorso e la fatica appena fatta raggiungendo a piedi Monterosso da Levanto. Un sentiero del Cai di circa due ore e mezza percorso con molta emozione anche per il contesto. Mi trovavo, infatti, a un raduno di blogger di viaggi (#welevanto, ecco il link allo storify). Vedere dal vivo alcune persone che potevo dire di conoscere solo in foto, o per uno stile di scrittura, o per un …

Il Vinitaly 2013 in dieci produttori

Lo so, il Vinitaly è ormai finito da giorni, ma ecco qui alcune note veloci, raccontando di qualche bella sorpresa e di qualche piacevole conferma. Per impegni di lavoro sono riuscita ad andare solo nella giornata di apertura, che non è mai l’ideale visto i quantitativi di gente, decisamente non tutta addetta al settore. Regionale delle 8 di mattina da Bologna, alle 10 sono dentro la fiera, per uscirne solo alle 18.30. Quaranta degustazioni circa, per sette regioni visitate. Questi i numeri, vediamo i vini. Emilia Romagna Prima il saluto di rito agli amici dell’Emilia Romagna. Ancora una volta merita una sosta la Fattoria del Monticino Rosso di Imola (ne avevo già scritto qui se vi va di saperne di più). L’azienda dei fratelli Giovanni e Luciano Zeoli presentava un Sangiovese completamente privo di solfiti (davvero gioioso, vivace nel colore dai sentori di frutta rossa giovane) e il loro vino di punta, il Codronchio. Questa bottiglia (assai premiata) esprime tutte le potenzialità di invecchiamento dell’Albana e le sue declinazioni. Le uve infatti fanno un riposo sur lies e lo …

Sauvignon blanc Salcerella

Salcerella, il Sauvignon romagnolo che sa di Alto Adige

Ho veramente un debole per il Sauvignon, uno dei motivi per cui appena posso faccio una scappata in Alto Adige per fare incetta di questi bianchi profumatissimi. Ma, anche senza dover prendere la macchina per salire fino a Bolzano, ne ho trovato uno a pochi passi da casa che non solo non ha niente da invidiare ai bianchi altoatesini, ma vola anche più in alto. Almeno dipende da quanto vi piace quel caratteristico sentore vegetale o, come direbbero i francesi (che ci mettono sempre più grazia), di pipi du chat. La miracolosa scoperta è avvenuta a Imola, in provincia di Bologna. Città famosa per i matti, la Formula Uno (un tempo), tanta buona gastronomia e che io sto esplorando dal punto di vista enologico. Il vino di cui parlo è il Salcerella, un Sauvignon blanc in purezza, Colli d’Imola bianco Doc, prodotto dall’azienda agricola Tre Monti. Queste uve crescono nel podere che la famiglia ha sulle colline imolesi (l’atro è nel forlivese), particolarmente vocate per i bianchi semi-aromatici. Una prova ne è anche il Ciardo, uno Chardonnay (sempre in purezza), ammorbidito da un …